Lei è elegante ma indipendente, segue la moda, senza esserne vittima; lui è un viaggiatore metropolitano dallo stile spiccato… sono la donna e l’uomo Orciani raccontati in esclusiva a >bmmZONE dal fondatore del marchio di lusso, Claudio Orciani.

Text > Lorella Monchi

“Il momento più significativo per me? Coincide con la fine del mio percorso da studente (interruppi definitivamente i miei studi universitari in Geologia) e l’inizio di quello imprenditoriale. Avevo 23 anni e cercavo disperatamente una cintura adatta a un ragazzo della mia età, così decisi di fabbricarne una con un pezzo di pelle procuratomi da un calzolaio. La cintura piacque moltissimo a un’amica che aveva una boutique e che mi spronò a fabbricarne altre. Guardai il calendario e non mi dimenticai più quella data, era il 15 gennaio 1979”. Se è vero, come dicono i latini, che “repetita iuvant” è questo l’aneddoto che Claudio ama raccontare “Un po’ come fosse una favola, che ora sta continuando grazie alle mie figlie, Claudia e Federica, parte importantissima della nostra squadra”.

Lei però non ha ereditato un’azienda di famiglia… L’essere senza vincoli né esperienza sulla materia, potrebbe sembrare un limite, in realtà il non aver potuto contare su un know how consolidato (e non avendo io stesso conoscenza diretta di questo mestiere), ha rappresentato il terreno ideale per sperimentare e lavorare la pelle in modo del tutto nuovo. Non potendo rivolgerci ad altri artigiani o laboratori del settore, io e i miei collaboratori abbiamo creato un bagaglio di conoscenza e lavorazioni assolutamente innovative e originali. In fondo esplorare questa materia dalle potenzialità infinite ci ha permesso di scoprire le sue mille sfaccettature, ci ha spinto a cercare lavorazioni inedite… in una parola abbiamo imparato letteralmente “sulla pelle” il significato e il valore del “fare ricerca” con risultati a volte sorprendenti, altre volte deludenti.

Il suo primo prodotto? Il primo prodotto realizzato in quello che allora era davvero più simile al laboratorio di un “demiurgo”, fu naturalmente una cintura senza fibbia, visto che non riuscivo a trovarne una e oggi diventata uno dei nostri articoli best-seller, NOBUCKLE, la cintura NOSIZE, NOSEASON, NOSOUND, brevettata e venduta in tutto il mondo.

DNA del brand Orciani. Il nostro DNA è racchiuso in queste parole chiave: artigianalità e innovazione; entusiasmo e passione. Identità chiara, che esprime con immediatezza il mondo “wild&rock” di Orciani, connubio consolidato di know how d’avanguardia e manualità senza pari, di sperimentazione e ricerca che poi è amore autentico per la materia e le sue mille potenzialità. La donna Orciani è forte e sicura di sé, è una donna concreta che apprezza la cura del dettaglio e le cose ben fatte. È una donna elegante ma indipendente, segue la moda, senza esserne vittima. Sa quello che vuole al di là delle ultime tendenze. L’uomo Orciani è un viaggiatore del mondo, padre di famiglia, che si gode il tempo libero, indipendente (che non si lascia influ; è un uomo “metropolitano” che mantiene un suo stile di vita sul lavoro, quando viaggia, nel tempo libero, in famiglia, conservando la sua mascolinità e un senso innato per la libertà.

Orciani

Collezione Orciani FW 2016-17

La creatività per lei cosa rappresenta e in che modo si manifesta?

La creatività è una delle armi più potenti che l’uomo abbia. In azienda, l’abbiamo plasmata secondo quello che è il nostro modo di vivere e interpretare la Moda, cercando intorno a Noi le fonti di ispirazione più vicine. Per il brand Orciani, per questa azienda famigliare, la creatività, oltre che dal talento e dalla fantasia, nasce dal cuore d’Italia, dalla campagna italiana, dalla “joie de vivre”. Su questo sfondo prende vita ogni collezione: la creatività si alimenta dei nostri viaggi, delle scoperte o delle curiosità in cui ci imbattiamo in ogni parte del Mondo.

Arte e musica sono due sue grandi passioni. In che modo contaminano le sue creazioni e il suo modo di approcciarsi al prodotto?

ARTE & MUSICA contaminano non solo il mio lavoro, ma la mia Vita perché senza queste due potenti stimoli non potrei vivere e perché influenzano il mio modo di affrontare ogni aspetto della mia esistenza. Il lavoro ne viene naturalmente influenzato. Certi personaggi, le loro vite ribelli o underground, il loro senso a volte esasperato della libertà continuano a lasciare segni sulla mia fantasia, segni che poi traduco con la pelle in accessori “fuori dagli schemi”. ORCIANI ha incrociato l’ARTE già nel 1997 con le CINTURE D’ARTISTA (collaborando con scultori di fama internazionale come POMODORO, TRUBBIANI E CEROLI), fino ad accogliere nel marzo del 2013 nei nuovi spazi dello stabilimento una mostra “NOI SIAMO TUTT’ARTE”, esposizione temporanea di giovani artisti italiani ed internazionali. Nel 2013, abbiamo sostenuto la produzione di una pellicola dedicata al Genio di Giacomo Leopardi, “Il giovane favoloso”, regia di Mario Martone. Ed è proprio questo “saper fare” targato Italia ma proiettato verso il Mondo, unito all’AMORE PER LA MUSICA ad aver attirato la segreteria organizzativa della mostra dedicata a David Bowie, che da Londra è approdata in Italia a Bologna, dove si è appena conclusa.

Orciani è anche un’azienda dalla filosofia green che rispetta la natura e sfrutta le energie alternative. L’amore per il bello si manifesta anche come “AMORE PER LA PROPRIA TERRA”, un legame con il territorio, la volontà di fare qualcosa che tuteli l’ambiente e le persone che ci vivono e lavorano. ORCIANI è stata una delle prime PMI che ha deciso di diventare interamente GREEN nella propria regione, utilizzando energia pulita, grazie ad un impianto fotovoltaico e geotermico. Non c’è certificazione migliore se non quella che spinge imprenditori e gente comune a non disperdere sulla terra sostanze tossiche o inquinanti. Tra l’altro oggi accanto alla famosa ISO per la qualità, esiste una sorta di certificazione che attesta la difesa dell’etica del lavoro sotto ogni punto di vista, non solo produttivo.

Come avviene la ricerca, la produzione e la lavorazione dei materiali? Per un’azienda come la nostra, per il suo percorso e la sua evoluzione, diventa fondamentale fregiarsi dell’essere interamente “Made in Italy”, partendo dalla materia che proviene dalle più selezionate concerie toscane o venete. Dopo un accurato controllo qualità sulla materia prima inizia il ciclo produttivo interno o presso laboratori esterni. Prototipia, modelleria, taglio, lavorazioni esclusive e uniche nascono e si sviluppano all’interno dell’azienda: ricerca e sperimentazione costante e continua sono le nostre parole d’ordine. Dall’attenzione sulla materia all’attenzione sul prodotto, il passo è breve.

Qual è il core business dell’azienda? La cintura è stata la tipologia da cui inizialmente è partita e si è sviluppata l’azienda e la collezione Orciani, quindi rappresenta il cuore pulsante del Brand. Parallelamente, l’azienda ha ampliato le proprie collezioni e dalla cintura ha sviluppato altre tipologie sempre legate al mondo degli accessori in pelle: una evoluzione legittimata dal consolidamento del know how aziendale e dal progressivo rafforzamento del brand Orciani, una evoluzione che prosegue nel tempo. Forti dell’esperienza fatta negli anni nella lavorazione di pellami, abbiamo esteso la nostra produzione, iniziando con le borse UOMO&DONNA. Da qui la collezione ha continuato ad arricchirsi: bracciali, guanti, piccola pelletteria fino ad approdare ai capispalla. In questo particolare momento, il mercato ci sta riconoscendo un valore commerciale e di immagine a tutto tondo, grazie soprattutto alla BORSA DONNA, dove siamo riusciti a proporre una nostra identità, ben precisa e con un buon rapporto qualità-prezzo.

Quanto è importante la fidelizzazione di un cliente e in che modo si è evoluta la targetizzazione e la richiesta? In un periodo storico ed economico, che continua a essere caratterizzato da un’estrema incertezza, l’azienda, grazie al servizio e alla qualità che ha sempre garantito, può vantare un parco clienti stabile e compatto in Italia: una distribuzione studiata e “coccolata” per certi versi, che nel tempo ci ha collocato fra le aziende di prodotto di fascia medio-alta. Proprio questo “zoccolo duro” ci ha consentito di affrontare la crisi con una relativa tranquillità, pensando giorno dopo giorno da una parte, a fidelizzare i nostri clienti e dall’altra, a potenziare la distribuzione soprattutto fuori dai confini dell’Italia. Internazionalizzazione e globalizzazione procedono all’unisono: l’essere riconosciuti e riconoscibili come azienda di prodotto e come brand passano inevitabilmente attraverso i big players del mercato mondiale e attraverso il web. Oggi Orciani si presenta al pubblico internazionale come un brand ESPRESSIONE DI “LUSSO RAGGIUNGIBILE” :”AFFORDABLE EVERYDAY LUXURY. Il percorso compiuto nelle ultime stagioni ha suscitato l’interesse di grandi department stores come Barney’s, Bergdorf Goodman; Nordstrom; Harrods, Gallerie Lafayette; Harvey Nichols & Bloomingdales Dubai e Rinascente.

Quando conta l’accessorio in un look? Potrei rispondere con una domanda. Quanto conta un dettaglio in un’opera d’arte; quanto conta la cura del particolare nel proprio look sia maschile che femminile? È vero, parliamo di accessori, ma la cintura per l’uomo e la borsa o la scarpa per la donna sono molto di più di semplici complementi: sono affermazione della propria personalità, espressione di una identità ben precisa che non vuole confondersi con le altre, sono indizio di unicità.

Claudio Orciani

Claudio Orciani FW 2016-17

“Entusiasmo” è sempre la keyword del suo modo di lavorare? Entusiasmo, certo: credo, infatti, che l’arma vincente per questa azienda sia stata proprio la mia capacità di coinvolgere, di appassionare i miei dipendenti e collaboratori alle cose che penso e faccio. Il mio slancio e il mio impeto, un pizzico di follia sono doti che mi rendono forse un imprenditore anomalo, ma che oggi dopo quasi quarant’anni può contare su una squadra di persone che amano il proprio lavoro.

Quali sono le nuove frontiere che la sua azienda è pronta ad esplorare? Artigianalità e innovazione rappresentano un connubio indissolubile che nasce e si sviluppa all’interno dei nostri laboratori, animato dalla volontà di esplorare ed esasperare le potenzialità della materia e dal desiderio di realizzare oggetti unici e di qualità. Grande capacità manuale unita a lavorazioni inedite che ancora oggi inventiamo e scopriamo: la tradizione della lavorazione (artigianale) posta al servizio di un presente alla costante ricerca di novità, un’identità di prodotto ben definita che non disdegna di ascoltare il respiro della moda: entro questi due poli apparentemente antitetici si muove la nostra azienda e il nostro prodotto.

Cosa ci aspetta per la prossima PE? Per la prossima estate, ancora colore e materia, attenzione per i dettagli, in una collezione dove convivono ironia ed eleganza, glamour ed etnico. Protagonista nella collezione DONNA, la borsa SVEVA, la nostra it- bag che oltre al successo di vendite, ci sta offrendo una nuova possibilità di ridefinire i termini della nostra presenza sul mercato. Ma più che raccontare una collezione, potrei descrivere il percorso creativo, ma anche in questo caso le parole non riuscirebbero a tradurre quello che di vivo e di intenso porta alla realizzazione di una collezione e allo studio della sua architettura. Si parte dall’analisi delle tendenze, si fonde con le proprie esperienze e si unisce al nostro DNA.

Un’azienda a conduzione familiare. Al timone stilistico ora c’è sua figlia Federica e al reparto commerciale la sorella Claudia. Un cambio generazionale dettato da esigenze di mercato e stilistiche? Il cambio generazionale in atto nasce più che da esigenze commerciali e stilistiche, dalla mia volontà, di padre e di imprenditore di condividere l’azienda di famiglia con la famiglia, mettendo alla prova me stesso e la nuova generazione di fronte alle sfide che il mercato ci pone. Ho voluto evitare di viverla come tappa obbligatoria, perché il merito e le capacità vengono prima di ogni altro aspetto; ma è inevitabile mettere alla prova i propri figli a sostegno e per la continuità di ciò che si è costruito. In fondo è nella natura umana: procreare per sopravvivere nel tempo! Così il passaggio generazionale in atto è per me un modo per continuare a occuparmi dell’azienda in maniera presente, come un padre, ma delegando come dovrebbe fare un imprenditore, e con il vantaggio di poter intervenire in ogni momento per controllare, correggere o applaudire. E devo dire che ad oggi, sono state più le volte in cui ho guardato i piccoli e i grandi passi fatti dalle mie figlie, Claudia e Federica.

È vero che ami il golf? Sì, amo giocare a golf perché è uno sport “passionale”, non solo razionale, stimola la concentrazione e il proprio autocontrollo, ma lascia anche spazio all’emozione e all’istinto. È silenzio e rabbia nello stesso tempo, è contatto con la natura e studio attento dei gesti. È conoscenza del proprio corpo e sviluppo della logica.

Metti una sera a cena, è uno dei due temi di questo numero. La cena perfetta, la persona perfetta con cui cenare, il vino, il piatto e il luogo perfetti… Banale, ma vera la mia risposta: la cena perfetta è quella con mia moglie Luisa, in fondo ogni giorno è un po’ una serata perfetta se la passi con le persone giuste, quelle che ami o stimi, quelle che ti scaldano il cuore o ti arricchiscono l’animo. Fortunatamente il mio lavoro mi consente di vivere in famiglia e nello stesso tempo di incontrare persone che stimolano il mio pensiero e la mia conoscenza. Come può capire, al di là del soggiorno di casa, di fronte al camino, sul mio divano, non esiste un luogo “più” perfetto. Per il cibo o il vino… potrei dire Carbonara e Amarone, ostriche e champagne, novello e castagne… è tutto relativo!