Moda e cibo identificano lo stile di vita del nostro Paese, quest’ultimo, in particolare si accompagna ai momenti più importanti della nostra vita. Socialità e divertimento si esprimono soprattutto a tavola! Ne parliamo con l’imprenditore ravennate Andrea Rizzo.
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Se è vero che le modalità di accesso al cibo sono cambiate radicalmente, complice l’evoluzione delle tecnologie che le hanno rese semplici e prive di limiti; se è vero che è nato un nuovo modo di trattare l’intero settore alimentare e che, grazie a Internet e ai Social, il cibo è diventato di tutti, qualcosa d’immutato resta, ed è la sua straordinaria capacità di fungere da aggregatore sociale.
Andrea Rizzo, imprenditore dei settori liquori e dolciumi, è un gourmet per vocazione e un instancabile organizzatore di feste, cene e momenti conviviali… chi meglio di lui può spiegarci il reale valore del rito-cibo?
“Si aspetta il venerdì o il sabato sera e ci si riunisce a tavola circondandosi di piacevole compagnia… si viaggia e si organizzano vacanze pensando non solo al luogo, ma ai locali che vi troverai… perché il gusto della vita si assapora soprattutto condividendo cibo e vita!”
Andrea, quale tipo di locale rappresenta secondo te la “nuova frontiera sparkling”? Guarda, noi, in Romagna, abbiamo Silvano che da un sacco di anni propone un modo di stare a tavola che esprime al meglio ciò che io penso, ossia, che la cena è un momento in cui cibo, vino, atmosfera, divertimento dialogano tra loro e mettono in comunicazione e sintonia i commensali. Se tutte le componenti funzionano, allora esce la parte più vera di te e tutto quello che hai vissuto nella settimana.. si parla di tutto, di weekend, di feste, di vacanze.
Dove ritrovi questo mood nel mondo? Nei locali che vanno per la maggiore, da Ibiza a Saint Tropez… dove ceni e poi balli o ascolti musica o vedi show… non servono magari il cibo di qualità eccelsa che trovi da Silvano o al Terre Alte, ma il concetto della serata che parte con la cena e si chiude, sempre nello stesso locale, a notte tarda è vincente… non sarà un caso che il Lìo di Ibiza incassi 30 milioni di euro l’anno!
Se dovessi scegliere il tuo luogo del cuore sarebbe? Sicuramente Saint Tropez! Una città bellissima, divertente, mondana, viva, dove puoi vivere dalla situazione informale della spiaggia a quella da gran soirée, pur senza gli eccessi di Ibiza. Ci sono ristoranti ottimi e locali giusti… dallo Strend all’Opera, dalla Brasserie all’Auberge de l’Oumede… E tutto è circoscritto, a portata di mano, quindi vivibilissimo.
Nuove mete sparkling? Il Montenegro che diventerà presto una delle più esclusive per il jet set di tutto il mondo. I nuovi ricchi russi lo stanno scegliendo già da qualche anno e non a caso hanno già fatto un Nikki Beach dove sorseggiando champagne, si ascoltano DJ di fama mondiale, e si assiste all’esibizione di ballerine, mangiatori di fuoco, acrobati e molto, molto altro, e hanno aperto due-tre locali stile Ibiza.
E riguardo il cibo? C’è del nuovo che avanza? Se ti riferisci a tipi di cucina come la Fusion o la Molecolare anni addietro, direi di no. La vera novità consiste piuttosto in un ritorno generalizzato a ricette relativamente semplici, vecchi piatti che esaltano la qualità e il sapore della materia prima… la tradizione e la semplicità del cibo sono vincenti.
Quindi il tuo piatto preferito è? Gli spaghetti alla puttanesca… quelli che prepara Silvano però!
Bevendo…? Non bevo superalcolici, birra, vino rosso o bianco, ma solo bollicine rosé, a prescindere dal piatto.
Immagina di poter invitare a pranzo chi vuoi e dove vuoi. Ah… penso che a questo giro sarebbe Donald Trump. Sarei curioso di sapere come è venuto in mente a un ricco imprenditore di successo come lui di buttarsi in politica. Glielo chiederei seduto a un tavolo da Silvano… penso che i suoi spaghetti piacerebbero anche al nuovo Presidente americano!
L’ultimo dell’anno, giorno top, dove ti piacerebbe passarlo? A Parigi, a Londra o a New York. Sicuramente sceglierei una di queste capitali! Purtroppo il tipo di lavoro che svolgo mi impedisce di prendere una settimana di vacanza in questo periodo dell’anno…
Hai una vocazione come organizzatore di serate sparkling. Una che ancora manca sul tuo carnet? In realtà più di una. Vorrei senz’altro organizzare una cena con Berlusconi imprenditore (il politico non mi interessa). Trovo interessante parlare con un uomo che ha dimostrato di poter fare tutto (dall’edilizia alle comunicazione al calcio) affermandosi con successo.
E quello più bello cui hai partecipato? La festa per i 18 anni di mia figlia. Una festa memorabile, organizzata da un’agenzia di Milano, in una villa a Gambellara, con oltre 200 invitati. Sono riusciti a far convivere tante situazioni diverse allestendo un forno in pietra, un chiringuito, un open bar, un piccolo stand per la piadina, creando un’area dolci con una fontana che zampillava cioccolata… c’era una maga, un dj set pazzesco curato da radio 105, ma soprattutto, c’era mia figlia… che diventava “grande”.
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