I fan chiamano e le rock star rispondono. Il sogno di ogni ‘consumatore di musica’ potrebbe diventare una nuova legge di mercato grazie alla ‘folle’ idea di Fabio Zaffagnini. A due anni dal primo evento cesenate, Rockin’1000 è diventato un format e, a fine luglio, i 1000 ‘sbarcheranno’ ai piedi del Monte Bianco. Fabio ha posato per noi raccontandoci della sua ultima nuova sfida.

Ma che bello, che bellissimo!

1 Agosto 2015. Viaggia su Youtube il commento di Dave Grohl al video dei Rockin’1000, la più grande rock band mai esibitasi, che Fabio Zaffagnini ha riunito a Cesena e che ha suonato all’unisono un pezzo della sua band, i Foo Fighters. E le sue parole sono proprio “Ma che bello, che bellissimo!”, unite alla promessa di arrivare presto in città.

Cesena è fuori rotta per la grande carovana del rock, ma il 26 novembre dello stesso anno, Grohl mantiene e si esibisce al Carisport.

Quello che c’è dietro, e quello che accadrà d’ora in avanti, lo facciamo raccontare dall’ideatore di Rockin’1000, il faentino Fabio Zaffagnini, che ha al suo attivo anche la startup Trail Me Up con la quale 00Creiamo viste su strada di percorsi escursionistici aggiungendo contenuti che forniscono informazioni culturali, tecniche e promozionali sulle immagini panoramiche..

Fabio, Grohl ti ha detto che assomigli un po’ a Kurt Cobain?

(ride) Sì, me lo ha detto.

Sei diventato il prototipo del sogno che si realizza. Ma perché proprio questo sogno?

In realtà a me piace mettere insieme le persone, amo il concetto di condivisione, perché essere in tanti può farti raggiungere risultati clamorosi. Siamo partiti quasi per gioco, consapevoli che si trattava di una cosa ‘folle’… perché chiedere ai Foo Fighters, tra l’altro una tra le mie band preferite in assoluto, di esibirsi lontano dai luoghi solitamente deputati a simili eventi è folle!

Ma ci sei riuscito.

Sì è vero. Ti confesso che ci siamo mossi col fare di chi dice: ma sì, proviamoci e accada quel che accada. Nonostante la consapevolezza che avremmo senz’altro avuto un ritorno online, perché l’idea era originale e poteva funzionare, non ci saremmo mai aspettati di convincere nello spazio di un solo giorno i Foo Fighters. Hanno visto il video realizzato e l’indomani ci hanno risposto su Youtube promettendoci di suonare a Cesena ed esortandoci a fare altrettanto con tutte le più grandi rock band esistenti. Altro che sei gradi di separazione!

Detta così sembra facile, ma in realtà hai lavorato un anno intero a questo progetto… 

Sì, ma non certo da solo! Io sono quello che in qualche modo ci ha messo la faccia, che ha avuto la maggior visibilità, ma al mio fianco ci sono super professionisti nei vari ambiti che sono funzionali alla realizzazione di quest’operazione, mi riferisco a un project manager, a un video maker, a un esperto in comunicazione, a un pr, a un commerciale, a un fonico… un gruppo qualificato senza il quale Rockin’1000 non sarebbe esistito. E poi ci sono i 1000 musicisti, non scordiamolo!

Come ti sei sentito durante la prima serata? 

In estasi! E questo vale sia per la prima edizione di Rockin’1000 (che ha prodotto il video di cui ti parlavo che ha raggiunto a oggi i 38 milioni di visualizzazioni e reso possibile il concerto dei FF a Cesena) sia per quella dello scorso anno allo Stadio Manuzzi di Cesena, con 14 mila biglietti staccati e un disco pubblicato su etichetta Sony che a gennaio era il quarto più venduto in Italia.

La tua vita oggi è…

Diversa, più che altro a causa dei picchi di popolarità cui vado incontro e cui non sono assolutamente abituato, dato che per natura sono abbastanza timido…

In effetti, tu sei un geologo, ex ricercatore del CNR…

Abituato a stare dietro un computer come un vero Nerd piuttosto che davanti alla gente…

Che ora ti conosce anche grazie alla pubblicità della birra…

Nastro Azzurro è stato nostro sponsor l’anno scorso. È un’azienda che ha tra i suoi valori quello di premiare il talento italiano, di gettare il cuore oltre l’ostacolo, di trovarsi, di distinguersi… Ci hanno seguito durante la costruzione del progetto, si sono innamorati dell’idea e hanno scelto Rockin’1000 come testimonial per la campagna di quest’anno.

Quando hai capito che poteva diventare un format? 

Dopo il concerto al Manuzzi. Trovarsi di fronte a 1000 persone che suonano all’unisono dal vivo è uno spettacolo indimenticabile, tanto dal punto di vista visivo che da quello sonoro. In quell’istante è nata la consapevolezza che non eravamo più un tributo ai FF, ma una band a tutti gli effetti o, come scherzosamente ci definiamo, la più grande rock band del mondo, almeno numericamente! Lavorando su questo concetto ci siamo interrogati su cosa fa una grande rock band: concerti negli stadi, dischi, video, collaborazioni, contenuti e noi questo facciamo, siamo manager di una gigantesca band liquida.

A proposito di liquidità, i musicisti che aderiscono agli eventi sono tanti e sempre diversi. Come vi contattano e come riescono a provare a distanza? 

Iscrivendosi online. Poi, ogni volta che c’è un evento, siamo noi a chiedere la loro disponibilità. Studiano via web i vari spartiti e tablature, seguono i tutorial che mettiamo a loro disposizione e alcuni giorni prima dell’evento raggiungono la location e provano insieme dal vivo. Ma sono già molto preparati.

Questo succederà a breve in Valle d’Aosta, giusto? 

Precisamente il 28 e 29 luglio si svolge Rockin’1000 Summer Camp: due giorni d’immersione nella natura e nella musica, dove i 1000 musicisti si esibiranno in due diverse performance. Abbiamo costruito un rock-village in Val Veny – Courmayeur, una zona paesaggista meravigliosa, ai piedi del massiccio del Monte Bianco, raggiungibile da una strada sterrata. L’idea è di abbattere i tradizionali confini tra musicisti e pubblico e per questo abbiamo messo in piedi una grande struttura con punti ristoro, un grande falò, aree per il pernottamento, tutte in condivisione. Stiamo anche cercando di alzare l’asticella dal punto di vista della qualità musicale e, infatti, quest’anno i 1000 si misureranno con tre medley tecnicamente molto complessi.

Sarà un successo? Di certo sarà il raduno dei raduni, ancora una volta qualcosa che nessuno ha mai fatto prima! Per saperne di più vi invitiamo a visitare: www.rockin1000.com

Text > Lorella Monchi – Photographer > Piero Cattani